"Io sono un uomo delle istituzioni, in attesa che sia riconosciuta la mia innocenza darò corso alle decisioni della magistratura". Lo ha detto Silvio Berlusconi nella conferenza stampa per la presentazione delle liste dei candidati alle europee. "Il tribunale di sorveglianza - ha sottolineato - mi ha obbligato a dedicare parte del mio tempo a persone in difficoltà: questa cosa mi ha fatto addirittura piacere perché nella mia vita ho fatto sempre attività di supporto". Lo farò "più che volentieri e cercherò di essere utile", ha aggiunto. "Avere reso impossibile la mia candidatura va a tutto vantaggio della sinistra. E queste vicende hanno una indubbia valenza politica". Poi ha anche sottolineato di essere stato "condannato per una decisione ingiusta della magistratura" sulla base "di un fatto inesistente". Berlusconi ha poi sottolineato il suo "dispiacere" per non poter essere candidato "per la prima volta" da vent'anni alle Europee.

Sono "certo" che i miei legali "arriveranno ad ottenere un annullamento totale della sentenza" a Strasburgo". Poi è passato alla presentazione delle liste: "I nostri candidati - ha sottolineato - rappresentano al meglio le anime del centrodestra. Abbiamo cercato coniugare novità ed esperienza". Ha affrontato anche i problemi che dovranno essere risolti nei rapporti con l'Europa: "Ci sono tutti i trattati da rivedere: il patto di stabilità, c'è poi da rivedere o annullare il fiscal compact". "Ricordo che all'ultimo Consiglio Europeo al quale partecipai posi il veto ed imposi due clausole. Facendo i calcoli dopo la presentazione all'improvviso da parte della Germania, vidi che avremmo dovuto ridurre il debito pubblico di 50 miliardi all'anno e chiesi un sospensione dei lavori", ha aggiunto l'ex premier.

"Oggi, non solo in Italia, la recessione è diventata depressione" e perciò sono "convinto che si debba puntare a eliminare il fiscal compact e consentire ai Paesi lo sforamento del 3% annuo nel rapporto tra deficit e Pil", un vincolo "che nella situazione attuale dell'economia è antistorico". "L'Europa non è un'unione politica" e "rispetto alla crisi in Ucraina fa la figura di un'Europa ignava, senza politica estera e senza strategie".
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