"C'è un impegno assunto dal governo - ha detto Pinotti su Sky Tg24 a "L'intervista" di Maria Latella - aspettiamo la fine dell'indagine conoscitiva per prendere le decisione".

TAGLI - Il ministero della Difesa - ha aggiunto Pinotti - è pronto a fare la sua parte per i risparmi e la spending review, in particolare a tagliare il personale e a chiudere 385 caserme o presidi, per poi vendere gli immobili. Il ministro ha annunciato che entro un mese arriverà in Cdm un provvedimento ad hoc e che sarà allestita una task force attiva 12 ore al giorno "per dare risposte, per non perdere tempo per mettere i beni della Difesa a disposizione dei Comuni, degli enti locali e anche dei privati. Da tanti anni ci sono immobili fermi, risolvere questo problema non sarà semplice ma è un dovere patriottico". Per quanto riguarda i tagli, "stiamo passando da 190 mila a 150 mila militari da qui al 2024, e pensiamo di tagliare 20 mila unità del personale civile della Difesa. E se ci sono ancora attendenti, li taglieremo".

MARO' - Sulla vicenda dei Marò "errori ne sono stati fatti tanti, dalle regole di ingaggio alla mancanza di una chiara strategia. Ma ora non è utile concentrarsi su questo, serva grande unità nazionale". Lo ha detto Pinotti ribadendo che "i nostri Marò non possono essere giudicati in India".
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