Asse confermato fra Roma e Parigi per premere su Berlino: rispetto del patto di stabilità e dei trattati, ma priorità a crescita e occupazione. "Renzi vuol far emergere "un'altra Europà", proprio come Hollande, che "lavora da due anni per cambiare l'orientamento" delle politiche Ue, scrive l'Eliseo in un documento che dà il senso della sintonia tra i due. Dopo la grande intesa di Hollande prima con Mario Monti e poi con Enrico Letta, ricordati oggi dal capo dell'Eliseo come sponde "importanti" della Francia per spingere l'Europa verso la crescita, è Renzi ad arrivare "in un momento fondamentale per l'Europa, alla vigilia del rinnovo del Parlamento europeo", ha osservato il presidente francese. Un arrivo all'Eliseo e un saluto da 'vecchi amici' davanti alle telecamere nel cortile della presidenza, con tanto di poco protocollare e molto caloroso doppio bacio: così è cominciata la prima visita da presidente di Renzi nell'Europa che conta. Qualche convenevole, complimenti per la cravatta da parte di Hollande ("c'est di Gucci", ha risposto il premier), poi via al faccia a faccia e alla colazione di lavoro, in giardino. "Dobbiamo fare delle riforme, il presidente Renzi ne ha annunciate per l'Italia e dobbiamo farne anche noi. Queste riforme hanno molti punti in comune", ha esordito Hollande nella conferenza stampa congiunta all'Eliseo, apprezzando gli sforzi di Renzi di parlare in francese ("passo all'italiano, perché il mio francese 'c'est pas bon', si è schermito Renzi). "Possiamo, dobbiamo cambiare l'Europa insieme, nei prossimi mesi, nei prossimi anni - ha incalzato Renzi - è la prima sfida che dobbiamo affrontare". Lunedì, all'incontro con la cancelliera Angela Merkel, i toni saranno forse diversi da quelli dell'Eliseo.
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