"La Cultura Prima di tutto". E' la parola d'ordine che campeggia anche sul suo sito. Massimo Bray, è il ministro della Cultura indicato oggi dal presidente del Consiglio Enrico Letta.

Nato a Lecce l'11 aprile 1959, vive a Roma, neodeputato per il Pd, approda alla guida del Mibac vantando una laurea in Lettere e Filosofia e la direzione editoriale dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, fondato da Giovanni Treccani, dove entrò come redattore responsabile della sezione di Storia moderna dell'Enciclopedia La Piccola Treccani. Non lascerà più l'Istituto, divenendone nel 1994 il direttore editoriale e seguendone l'apertura al mondo web. Massimo Bray è anche direttore responsabile della rivista edita dalla Fondazione di cultura politica Italianieuropei vicina a Massimo D'Alema, che ha tra i suoi principali obiettivi quello di elaborare analisi e riflessioni pubbliche sui nodi cruciali dell'innovazione politica ed economica europea. La fondazione è un luogo di incontro tra le diverse tradizioni culturali del riformismo italiano. Sull'edizione italiana di Huffington Post è autore di un blog dedicato all'esperienza della cultura, con particolare attenzione all'editoria tradizionale e digitale.

Presiede il consiglio d'amministrazione della Fondazione La Notte della Taranta, che organizza il più grande festival europeo di musica popolare, dedicato al recupero della pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla sinfonica. Sul suo sito si legge che l'impegno nel Pd è motivato dal credere che "la cultura possa essere il modo migliore di ricostruire il nostro Paese. E perché crede che, grazie alla cultura, il Mezzogiorno possa mostrare la sua migliore identità".
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