Andrea Orlando è il nuovo ministro dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.

Nato a La Spezia l'8 febbraio 1969, è uno dei cosiddetti 'giovani turchì del Pd. Ha cominciato l'attività politica giovanissimo, diventando segretario provinciale della Fgci a 30 anni, nel 1989. Successivamente è eletto nel consiglio comunale spezzino dapprima nel Pci, poi nel PDS, del quale diviene capogruppo nel 1993. Segretario provinciale nel 2001, due anni dopo è chiamato alla Direzione nazionale del partito da Piero Fassino, prima con il ruolo di vice responsabile dell'organizzazione, poi come responsabile degli enti locali. Nel 2006, come responsabile dell'organizzazione, entra a far parte della segreteria nazionale del partito e viene eletto nelle liste dell'Ulivo.

Allo scioglimento dei DS, nel congresso dell'aprile del 2007, segue la linea della maggioranza del partito e del segretario Fassino, e confluisce quindi nel Partito Democratico, diventandone il responsabile dell'organizzazione. Alle politiche del 2008 viene rieletto per il Partito Democratico alla Camera. Componente delle commissioni Bilancio e Antimafia, viene quindi nominato portavoce del Partito Democratico da Walter Veltroni, incarico confermato da Dario Franceschini. Nel novembre del 2009 Pier Luigi Bersani, neoeletto segretario nazionale del Pd, lo nomina presidente del Forum giustizia del Partito. Nel luglio 2010 diventa componente della commissione Giustizia della Camera. E Nel gennaio 2011 Bersani lo nomina commissario del Pd di Napoli. Secondo quanto si legge in rete, è il primo ministro spezzino. Sulla sua pagina Facebook, scarna in quanto a informazioni personali, si definisce agnostico, mentre su Wikipedia è scritto che è tifoso della Fiorentina. Dal punto di vista ambientale in questi ultimi tempi si è particolarmente impegnato per lo sblocco dei fondi alle zone alluvionate in Liguria e ha appena ripresentato, all'inizio di aprile, una proposta legge sulla pulizia dell'alveo dei fiumi, che gli fu respinta nel 2010.
© Riproduzione riservata