Da oggi al 30 novembre Papa Francesco è in Turchia, un viaggio apostolico per coltivare "la speranza della pace e della fratellanza". Prima tappa del viaggio, stamattina subito dopo il suo arrivo all'aeroporto di Ankara, il mausoleo di Ataturk, dove ha deposto una corona di fiori accanto alle spoglie del padre della Repubblica turca. Dopo la firma sul libro d'oro, ha raggiunto il palazzo presidenziale, dove ha incontrato il presidente della Repubblica, Recep Tayyip Erdogan, il premier Ahmet Davutoglu e altre autorità. Erdogan, rivolgendosi al Santo Padre, ha fatto appello a cristiani e musulmani affinché lottino insieme per arginare l'islamofobia, che, ha detto, progredisce in modo "serio e rapido". "I pregiudizi si sviluppano fra i mondi islamico e cristiano. L'islamofobia progredisce in modo serio e rapido. Dobbiamo operare insieme contro le minacce che pesano sul nostro pianeta: l'intolleranza, il razzismo e le discriminazioni".

Ci sarà poi un incontro anche con il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I.

Durante il volo che lo ha portato ad Ankara, il pontefice, che ha rischiato di cadere dopo essere inciampato sulla scaletta dell'aereo, ha ringraziato i giornalisti al seguito: "Il vostro lavoro è un servizio al mondo per far conoscere questa attività religiosa e umanitaria". Domani si recherà a Istanbul, per celebrare messa nella cattedrale dello Spirito Santo.
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