L’hanno chiamata l’angelo del McDonald’s. Ma lei era solo una ragazza capace di grande altruismo che le costerà la vita. Tudge, questo il nome della giovane tedesca che dieci giorni fa ha difeso due ragazzine di 13 e 16 anni, molestate pesantemente da alcuni giovani capeggiati da un 18enne serbo in un McDonald’s di Offenbach, in Assia, è ora in coma vegetativo.

Lei è nel fast food con amici quando sente le urla delle due adolescenti che cercano di resistere e ribellarsi al molestatore. Nessuno alza un dito, neppure il personale del locale. Tudge decide di farsi avanti, li affronta e riesce a metterli in fuga. Dopo un'ora esce dal locale e al parcheggio trova ad aspettarla il 18enne che le va incontro e le sferra un pugno sulla tempia. Lei cade, sbatte la testa e va in coma. Uno degli amici, vedendola sanguinare dalla testa, va a chiedere un bicchiere d’acqua, la commessa del McDonald’s si rifiuta di darglielo gratis e lui lo paga. Torna e nonostante i soccorsi la ragazza arriva in ospedale in condizioni disperate. Coma vegetativo.

Domani compirà domani 23 anni, ma non avrà altri compleanni. Il padre staccherà la spina alle macchine che la tengono in vita.
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