Sieropositiva, Amanda Mammadova, 34 anni, è di Milton Keynes, nel sud-est dell'Inghilterra, e ha già una bambina (sana). Aspetta il secondo ma non ha paura che possa nascere malato: "Avere l'HIV non inciderebbe sulla vita di mio figlio. Non è più una condanna a morte, non impedirebbe loro di realizzare tutto quello che vogliono. A me non ha rovinato la vita". La notizia, riportata da Leggo, racconta la storia della coppia. Ad Amanda venne diagnosticato il virus nel 2010 (appena tre mesi dopo aver conosciuto il marito Ali, un turco, di 29 anni): lo aveva contratto da un ex-partner che non sapeva di essere malato. Con il marito ha messo al mondo una bimba di 21 mesi, Saabria, nata senza HIV. Ora aspettano un altro bambino.

Se una madre sieropositiva prende farmaci anti-virali appropriati durante la gravidanza e non allatta - è spiegato nell'articolo - il rischio di trasmettere il virus al bambino è di circa l'1 per cento. Per la signora Mammadova questo rischio è ulteriormente ridotto, dato che lei è una "elite controller", cioè ha un sistema immunitario ultra-efficace nel controllare il virus.
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