Nonostante la promessa di trattare il caso "in via d'urgenza", la Corte Suprema indiana non è riuscita a esaminare oggi, per mancanza di tempo, il ricorso presentato da Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, i due italiani condannati all'ergastolo con l'accusa di aver ucciso Francesco Montis, giovane originario di Terralba (Oristano). L'udienza è quindi slittata a martedì prossimo.

L'esame dell'appello era stato fissato presso la terza sezione del tribunale con il numero di ordine 17, ma i giudici hanno discusso soltanto sei casi, che secondo la Corte avevano la precedenza. In aula erano presenti l'ambasciatore italiano a New Delhi, Daniele Mancini, e Marina Maurizio, madre di Tomaso.
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