Di stare chiusa in casa, in quarantena, non vuole nemmeno sentire parlare: Kaci Hickox, l'infermiera rientrata dall'Africa occidentale dove ha curato malati di Ebola, è uscita a fare un giro in bicicletta col suo fidanzato. Le autorità del Maine, dove vive, vorrebbero invece che rimanesse nella sua abitazione per 21 giorni, fino a quando sarà scongiurato il pericolo che possa aver contratto il virus. Lei dice di stare bene, di non avere sintomi, di essere risultata per due volte negativa ai test, e che la quarantena che le vogliono imporre è anti-costituzionale, e per questo si è rivolta anche a degli avvocati. Già all'aeroporto di Newark, quando era tornata dall'Africa, era stata tenuta tre giorni in quarantena e alla fine il governatore del New Jersey l'aveva lasciata andare, consentendole di tornare in auto nel Maine. Ma l'assessore statale alla Salute, Mary Mayhew, è preoccupata: le attività dell'infermiera e il fatto che le informazioni sui suoi spostamenti "manchino di affidabilità" la rendono "ad alto rischio".
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