Una multa da 200mila euro più un risarcimento di 8,1 milioni di euro. Questa la maxi-somma che dovrà pagare la compagnia aerea Ryanair per non aver rispettato il diritto del lavoro francese all'aeroporto di Marsiglia-Marignane, tra il 2007 e il 2010. La condanna è stata confermata dalla Corte d'appello di Aix-en-Provence, nel sud della Francia. Il vettore irlandese, leader del low cost in Europa, era stato accusato da ex dipendenti e dall'Ursaff, l'ente che raccoglie i contributi sul lavoro in Francia, di non aver rispettato le norme sul lavoro e di non aver versato i dovuti contributi. Secondo le autorità francesi dal 2007, e fino al 2011, Ryanair ha infatti utilizzato la base di Marsiglia-Marignane senza aver mai dichiarato la sua attività al registro del commercio e allo stesso Ursaff. In particolare, i 127 dipendenti dello scalo marsigliese erano assunti, pur lavorando in Francia, con contratto di lavoro irlandese. Un decreto del 2006 prevede invece che le compagnie estere basate in Francia siano sottoposte al diritto del lavoro locale. Di qui la condanna. Secondo quanto si è appreso, gli oltre 8,1 milioni di danni ed interessi dovranno essere versati alle parti civili, tra cui l'Ursaff e il Pole Emploi, l'ufficio di collocamento francese, nonché a quattro ex-piloti. I giudici hanno anche imposto alla compagnia di stampare una locandina con la condanna e appenderla per un mese all'ingresso dell'aeroporto di Marsiglia. Ryanair, però, ha ancora la possibilità di ricorrere in Cassazione.
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