"Bisogna abolire la pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le suore forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie nel rispetto della dignità umana". A chiederlo è Papa Bergoglio, in occasione del suo discorso davanti ai rappresentanti dell'Associazione internazionale di diritto penale. Il Santo Padre ha anche aggiunto: "L'ergastolo è una pena di morte nascosta", condannando inoltre le "cosiddette esecuzioni extragiudiziali o extralegali".

Bocciata poi la carcerazione preventiva, "quando in forma abusiva procura un anticipo della pena, previa alla condanna, o come misura che si applica di fronte al sospetto più o meno fondato di un delitto commesso, costituisce un'altra forma contemporanea di pena illecita e occulta, al di là di ogni patina di legalità". Le carceri di massima sicurezza, poi, ha detto Bergoglio, a volte rappresentano "una forma di tortura, con la mancanza di stimoli sensoriali, la completa impossibilità di comunicazione e la mancanza di contatti con altri esseri umani". E questo accade a volte "anche in altri penitenziari". Queste "crudeltà", ha rimarcato il Papa, "sono un autentico 'plus' di dolore che si aggiunge ai mali propri della detenzione". Ha quindi invitato la comunità internazionale a riconoscere "la dignità della persona umana sopra ogni cosa".
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