Dopo "difficili" colloqui e "divergenze e incomprensioni" (a definirle così il portavoce del leader russo Vladimir Putin), Russia e Ucraina trovano alla fine, faticosamente, una prima quadra sulla situazione nelle regioni contese. I negoziati si sono svolti a margine del vertice Asem di Milano. Al termine, lo stesso Putin ha definito "buono" l'esito raggiunto, mentre il presidente ucraino Poroshenko, al termine del summit con il numero uno del Cremlino, avvenuto alla presenza di Angela Merkel e François Hollande, ha confermato che i due Paesi hanno concordato su tre accordi principali. Ovvero: seguire fermamente il memorandum di Minsk (che prevede il cessate il fuoco), tenere elezioni nella regione di Donetsk sulla base della legge ucraina e mantenere i parametri principali del contratto sul gas.

FACCIA A FACCIA - Nel pomeriggio, a Milano, Putin e Poroshenko hanno avuto un nuovo incontro privato, presso l'hotel che ha ospitato il numero uno del Cremlino durante il suo soggiorno italiano. Sul piatto: le forniture di gas dalla Russia all'Ucraina e i debiti contratti da Kiev. "L'Europa dovrebbe aiutare l'Ucraina a pagare le forniture di gas della Russia" ha detto al termine del faccia a faccia Putin, aggiungendo che con Kiev è stato raggiunto un accordo "per la parziale ripresa delle forniture di gas", almeno per l'inverno. Cauto Poroshenko: "Ancora nessun accordo concreto".

DRONI PER LA PACE - Per quanto riguarda il mantenimento delle condizioni di cessate il fuoco, invece, Germania e Francia hanno annunciato che metteranno droni a disposizione dell'Osce "per verificare il cessate il fuoco e i controlli delle frontiere". Ipotesi che viene sostenuta anche dall'Italia, accolta positivamente anche da Putin. "Collaboreremo", ha assicurato il leader di Mosca.
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