"L'affido ai servizi sociali". "No, una lunga pena detentiva, almeno 10 anni". Sono le richieste, rispettivamente della difesa e del procuratore, in merito alla condanna che dovrebbe subire Oscar Pistorius, il campione paralimpico sotto processo a Pretoria per l'omicidio colposo della sua fidanzata Reeva Steenkamp, avvenuto la notte di san Valentino dell'anno scorso. L'annuncio della pena verrà fatto il 21 ottobre.

Per l'avvocato dell'atleta, Barry Roux, "la prigione non sarebbe una punizione appropriata", ma sarebbe più gusta una "pena utile alla società", perché Oscar è sinceramente pentito per quello che ha fatto e desidera solo "fare del bene il più possibile". "Ha già sopportato pene durissime - ha spiegato nella sua rogatoria di un'ora e mezza - come il dolore e il rimorso, l'umiliazione per essere stato presentato come un assassino a sangue freddo davanti al mondo intero, e la perdita delle sponsorizzazioni, che lo hanno ridotto senza un soldo".
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