Crescita. Questa la parola chiave del vertice Asem tra nazioni asiatiche e nazioni europee di Milano, che, con gli onori di casa del governo italiano, ha visto partecipare ben 53 Capi di Stato. Tutti concordi nel definire un "imperativo scottante" superare i danni prodotti dalla crisi economica. A questo proposito, i Paesi Ue hanno invitato quelli asiatici, e in particolare quelli in più rapida espansione, a investire in Europa. Questo l'invito, ad esempio, del presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, che ha rassicurato gli imprenditori e i rappresentanti dei governi dell'Asia: la crisi è stata molto dura, ma "il peggio è alle spalle" e ora stiamo andando verso la "stabilità" e il "risanamento" grazie alle riforme. Insomma: "Ne usciremo più forti". Anche il premier italiano Matteo Renzi ha puntato i suoi riflettori sui paesi emergenti, in particolare Vietnam, Malaysia, Bangladesh, Brunei, Kazakistan e Singapore, per convincerli ha scommettere sull'Europa e, soprattutto, sull'Italia. "Faremo di tutto perché il nostro Paese sia sempre più attrattivo per investimenti e alla guida del semestre europeo cercheremo di parlare un po' più di crescita, investimenti e futuro", ha detto l'ex sindaco di Firenze.
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