Una stella di neutroni pulsante luminosa come 10 milioni di soli: la più luminosa mai osservata sino ad oggi. La scoperta, effettuata con il telescopio spaziale NuSTAR della Nasa e pubblicata oggi dalla rivista Nature, è opera di un team internazionale guidato da uno scienziato sardo: Matteo Bachetti. Laureato a Cagliari, lavora all'Osservatorio Astronomico del capoluogo sardo, ma all'epoca della scoperta era all'Institut de Recherche en Astrophysique et Planétologie di Tolosa, in Francia. Inizialmente si pensava che le emissioni luminose fossero da attribuire ai buchi neri. Ma da oggi, in base alle ultime scoperte, questo approccio va considerato errato. Una di queste sorgenti, M82 X-2 nella galassia M82, a circa 12 milioni di anni luce dalla Terra, ha iniziato ad un certo punto a pulsare velocemente: gli astronomi hanno immediatamente riconosciuto in questa pulsazione l'impronta di una stella di neutroni. "Quando ho visto le pulsazioni non potevo crederci, per giorni ho pensato ad un errore e cercato quale fosse la sorgente vicina a X-2 che potesse contaminare i dati - spiega Bachetti -. L'unico modo di ottenere pulsazioni così veloci e così stabili è avere una pulsar, cioè una stella di neutroni".
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