"Il bambino con quella maglietta addosso non può entrare. Motivi di sicurezza. Deve coprirla". Fa discutere quanto accaduto sabato scorso davanti ai cancelli dello stato Azzurri d'Italia di Bergamo, in occasione della partita tra Atalanta e Juventus. Secondo quanto riferito dall'Eco di Bergamo, infatti, un padre sarebbe stato obbligato a "occultare" la maglietta del figlioletto di soli 6 anni, tifoso juventino, pena il mancato ingresso in tribuna. Il piccolo, grande fan di Carlos Tevez, si è infatti presentato, accompagnato dal genitore e da alcuni amici, all'ingresso, indossando la maglietta bianconera del suo idolo. Ma gli addetti alla security avrebbero protestato, intimandogli di toglierla o di non mostrarla, per non incorrere nelle ire dei tifosi avversari. "E pensare che pochi minuti prima eravamo passati di fronte alla Curva Nord e ci siamo detti, scherzando: chissà cosa ci faranno", racconta un amico del padre, presente alla disavventura. Lo stesso aggiunge: "Fuori dalla curva c’erano vari atalantini, che ci hanno fatto delle battute, ma tutte assolutamente scherzose. Tipo: 'Ma bravi, guardate come lo crescete bene'. E tra l’altro nel nostro gruppo c’erano anche due nerazzurri". Poi, al momento di varcare i cancelli, l'incredibile pretesa degli steward. E così il piccolo è stato "costretto" a tenere addosso la felpa tutto il tempo, esibendola solo in occasione dei due gol del suo beniamino. Risultato: d'ora in poi, dice il quotidiano orobico, suo padre non lo porterà più allo stadio. Almeno in quel di Bergamo.
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