"Il fatto che un cooperante sia stato catturato, tenuto prigioniero e brutalmente ucciso per mano dello Stato islamico spiega che cosa rappresenta questa organizzazione", ha aggiunto il premier. "Dicono di fare questo in nome dell'Islam. Questo è assurdo, l'Islam è una religione di pace". Il premier britannico ha dichiarato che il Paese è "disgustato" dal fatto che un britannico fra le file dell'Isis possa aver compiuto lo "spregevole" assassinio di David Haines. Secondo il premier, l'assassinio di Haines è "del tutto opposto a quello che la Gran Bretagna rappresenta". "Spetta al governo e a ognuno di noi drenare questo veleno via dalla nostra società e contrastare questa perversa ideologia che sta radicalizzando alcuni dei nostri giovani". La Gran Bretagna - ha aggiunto Cameron - è pronta a prendere "ogni misura necessaria" per aiutare lo sforzo internazionale per distruggere gli estremisti dell'Isis. "Lavoreremo alle Nazioni unite per mobilitare il più ampio sostegno possibile per abbattere l'Isis", ha dichiarato. Ha ribadito il sostegno ai raid militari Usa, aggiungendo che i Tornado britannici e i velivoli addetti alla sorveglianza stanno contribuendo sul fronte dell'intelligence. Ma ha sottolineato, ancora una volta, che non verranno dislocate truppe di terra. L'impegno di Londra prosegue nel sostegno al governo iracheno e dei curdi, negli aiuti umanitari, e nel "formidabile sforzo dell'anti-terrorismo in patria".

L'OSTAGGIO UCCISO - Per la terza volta in meno di un mese, lo Stato Islamico in Iraq e nel Levante torna a diffondere attraverso il web il terrore e l'orrore: in video postato su internet, ha mostrato una nuova decapitazione, quella dell'ostaggio britannico David Cawthorne Haines, che era scomparso in Siria circa un anno fa. Si tratta di un filmato di due minuti e 27 secondi intitolato "Messaggio agli alleati dell'America". E' diretto al premier britannico David Cameron, ma rappresenta anche una implicita risposta all'offensiva anti-Isis lanciata dal presidente americano Barack Obama, che prevede una vasta campagna di raid aerei in Iraq e anche in Siria, e la creazione di una coalizione internazionale formata a vario livello da decine di Paesi. Il video ricalca il copione dei due precedenti, che hanno resa nota la decapitazione dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff. Haines appare in ginocchio, nel deserto, e indossa una tuta arancione, simile a quella dei detenuti del supercarcere militare americano di Guantanamo. Come nei precedenti filmati, anche in questo caso l'ostaggio condanna le azioni del suo governo contro l'Isis e lo accusa di essere responsabile della sua morte, apparentemente leggendo un testo scritto.
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