Ha vinto un concorso di bellezza in Corea del Sud, ma poi è stata squalificata. Ma anziché restituire la corona da 100mila dollari ricevuta in premio, se l'è portata in Birmania, suo Paese d'origine. E' al centro di un vero e proprio caso internazionale May Myat Noe, 16 anni, incoronata lo scorso maggio Miss Asia e Pacifico. La ragazza era stata "detronizzata" dagli organizzatori sudcoreani del concorso per "cattiva condotta". Nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Rangoon, la giovane si è però detta disponibile a restituire la corona, ma solo se prima gli organizzatori si scuseranno "con lei e con la Birmania", ritirando l'accusa di furto. La notizia della squalifica, ha infatti precisato la Noe, le sarebbe giunta solo dopo l'arrivo in Birmania, la settimana scorsa. Dal canto loro, gli organizzatori di "Miss Asia Pacific World 2014" hanno accusato May Myat Noe di aver "mentito" e di mancanza di rispetto. La 16enne ha anche rivelato di aver ricevuto pressioni per sottoporsi a chirurgia plastica "dalla testa ai piedi". Secondo la Bbc, all'origine della disputa ci sarebbe in realtà un insanabile disaccordo tra gli organizzatori e la madre della ragazza per quanto riguarda la gestione della sua carriera da modella.
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