I due timori che spingono a non lasciare la scrivania sono: la "montagna" di lavoro che dovranno smaltire al ritorno e la paura si essere considerati "sostituibili". E' quanto emerge da un sondaggio condotto da GfK e Us Travel Association, secondo il quale molti lavoratori americani soffrono della sindrome del "martire".

La percentuale dei lavoratori americani che prendono vacanze è ai minimi storici. Nel 1970 l'80% degli lavoratori prendeva almeno una settimana intera di vacanza durante l'anno, ora la percentuale si è dimezzata. E questo - secondo gli osservatori - è dovuto al fatto che in base alla cultura aziendale essere lontani dal lavoro significa essere cattivi dipendenti. Il calo della popolarità delle vacanze ha effetti ampi, che vanno al di là dei lavoratori: alcuni studi hanno messo in evidenze come prendere meno vacanze sia associato ad un aumento dei problemi di cuore sia per uomini che per donne. I lavoratori che prendono vacanze, inoltre, sono più produttivi.

Le aziende e i manager non fanno molto per incoraggiare i dipendenti a prendere vacanze, anzi i manager sembrano quelli che danno il cattivo esempio.
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