Israele ha quindi accettato di concedere una tregua di dodici ore: una concessione che avviene dopo aver respinto all’unanimità la bozza della prima proposta di tregua, 7 giorni di cessate il fuoco, avanzata dal segretario di stato John Kerry, alla quale Hamas aveva invece dato segnali di apertura. E anche Hamas è d’accordo con lo stop temporaneo alle armi. "I palestinesi hanno sanguinato abbastanza", ha invece dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Intanto è previsto per sabato a Parigi un summit tra Kerry e i ministri degli Esteri francese Laurent Fabius, tedesco Frank-Walter Steinmeier e britannico Philip Hammond, oltre a Federica Mogherini - per tentare di trovare una soluzione alla crisi.

ISRAELE CONFERMA STOP ALLE ARMI - Nel suo comunicato, l' esercito israeliano conferma la "finestra umanitaria nella Striscia di Gaza dalle 8 alle 20", dettandone alcune condizioni. "I civili di Gaza ai quali è stato chiesto di lasciare le proprie case dovranno astenersi dal farvi ritorno", e "l' esercito risponderà se i terroristi tenteranno durante questo periodo di approfittarne per attaccare i soldati o sparare su civili israeliani". "Durante la tregua - aggiunge la nota - le attività operative per localizzare e neutralizzare i tunnel della Striscia di Gaza proseguiranno".
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