Lo scrive Haaretz che cita fonti ufficiali israeliane secondo le quali il gabinetto continua ora a discutere su come "incrementare" le proposte a favore di Israele.

Dopo 17 giorni di conflitto, il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza che ha ormai superato quota 800. Il segretario di Stato americano John Kerry, mediatore assieme all'Egitto, aveva presentato alle parti una bozza di cessate il fuoco. Il testo prevede, come primo passo, una tregua temporanea di una settimana a partire da domenica. Durante questo lasso di tempo, le parti - grazie alla mediazione internazionale - avrebbero potuto iniziare a negoziare, al Cairo, su punti riguardanti sicurezza, economia e politica in vista di un accordo duraturo. Il tutto con Stati Uniti, Onu e Unione Europea a far da garanti. I temi chiave: per Israele, il disarmo dei razzi di Gaza e e la bonifica dei tunnel. Per Hamas, la fine del blocco e la ricostruzione dei danni che la Striscia ha subito durante le operazioni. Una bozza di intesa cui, secondo quanto riferito al quotidiano arabo Al-Hayat da fonti di Gaza, Hamas avrebbe dato un ok "di massima", chiedendo però che vengano aggiunte garanzie sul rilascio di detenuti e sul'estensione dei diritti di pesca nel mare di fronte alla Striscia.
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