Le Nazioni Unite puntano il dito contro Israele e Hamas, colpevoli di combattersi in maniera spietata, nel completo disinteresse per la popolazione civile. L'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Navi Pillay, ha accusato oggi lo Stato ebraico di "aver commesso possibili crimini di guerra", mettendo al contempo nel mirino anche la fazione palestinese al potere nella Striscia di Gaza, rea di "attaccare i civili in modo indiscriminato". Pesanti frecciate a Israele sono arrivate dal ministro degli Esteri palestinese Ryad Al Malkim, che ha accusato anch'egli Tel Aviv di aver commesso a Gaza crimini contro l'umanità. "Viola le convenzione di Ginevra - ha detto il ministro durante una riunione straordinaria del Consiglio dei diritti umani in Svizzera - e distrugge completamente zone residenziali. Israele compie crimini contro l'umanità".

LE TRATTATIVE - Intanto, prosegue l'attività della diplomazia internazionale per raggiungere una tregua. Il segretario di Stato John Kerry, dopo aver incontrato il presidente egiziano al Sisi e il numero uno dell'Onu Ban ki Moon, vedrà il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il leader dell'Anp Abu Mazen. Per Kerry c'è stato "qualche passo avanti" verso il cessate il fuoco a Gaza, ma c'è ancora bisogno di lavoro.
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