475 studenti, 31 insegnanti e una ventina tra bidelli e altri collaboratori in fila per farsi prelevare un campione del dna, su richiesta delle autorità che indagano sullo stupro di un'adolescente, ancora senza colpevole. Succede al liceo cattolico Fenelon Notre Dame di La Rochelle, in Francia. Dove il 30 settembre 2013 una ragazzina è stata stuprata nel bagno. Aggredita alle spalle, a luci spente, la giovane non è riuscita a fornire alla polizia l'indentikit dell'aggressore. E così, dopo una lunga serie di interrogatori e indagini non andate a buon fine, la gendarmerie, d'accordo con la magistratura, ha deciso di sottoporre ad esami biologici tutte le persone di sesso maschile che frequentano la scuola, dai compagni di classe ai docenti, passando per dirigenti, inservienti e fattorini, nel tentativo di inchiodare il responsabile della violenza. I test a tappeto si terranno questa settimana. Ma è polemica. Alcune famiglie e associazioni, infatti, sostengono che, essendo gli esami non obbligatori, chiunque per un motivo o per l'altro non si presenti possa essere inserito nella rosa dei sospettati nonostante la propria innocenza.
© Riproduzione riservata