Hanno tenuto una ragazza di 19 anni crocifissa per una settimana, con la scusa di volerla "liberare dal Demonio". Per questa e altre nefandezze la gendarmeria francese ha arrestato quattro sedicenti "esorcisti" con l'accusa di sequestro, maltrattamenti e lesioni. L'agghiacciante vicenda è andata in scena a Grigny,periferia di Parigi. La vittima, di nome Antoinette e di origine camerunense, è stata ritrovata dalla polizia in condizioni definite "pietose": era legata da giorni a un materasso, immobilizzata nella posizione del Cristo sulla croce, e per giorni non le era stato dato né cibo né acqua. Unico "nutrimento" (si fa per dire) somministratole dai suoi carcerieri, un intruglio di olio e altre sconosciute sostanze. Come se non bastasse, sul corpo della ragazza sono anche stati ravvisati segni di percosse. Secondo quanto si è appreso, l'incubo per la 19enne è iniziato nel maggio 2011 quando Eric Deron, presunto istigatore delle sevizie, suo partner all'epoca dei fatti, si convince che la giovane è "posseduta" da Satana e decide di farla liberare da quella che ritiene un'oscura presenza. Già da tempo, l'uomo, con la madre Lise-Michelle Babin, e due conoscenti, Philippe Grego e Lionel Fremor, tutti originari delle Antille, aveva formato un gruppo che viveva in completa autarchia, nello stesso appartamento, trasformato in una sorta di "sala di preghiera". E così, con la loro complicità, ha organizzato l'esorcismo o, meglio, la tortura della 19enne, fino al provvidenziale blitz delle forze dell'ordine, imbeccate da alcune segnalazioni. Il processo si è aperto oggi con l'esame della personalità di Lionel Fremor, 29 anni, che dice di appartenere come gli altri accusati alla Chiesa del Settimo giorno, un movimento evangelico che conta numerosi seguaci alle Antille, e che ha sempre difeso la "buona fede" dell'esorcismo, in quanto "il demonio andava assolutamente scacciato dal corpo di Antoinette". Ora lui e suoi compari rischiano addirittura l'ergastolo.
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