"Il reddito di cittadinanza solo agli italiani".

Luigi Di Maio smentisce le parole del ministro dell'Economia Giovanni Tria, che aveva annunciato che la misura sarebbe stata estesa anche agli stranieri.

"Noi abbiamo corretto la proposta di legge che avevamo presentato anni fa, nel 2014 - spiega Di Maio in un'intervista a Radio Anch'io -. Stiamo lavorando sulla platea: è logico che la devi restringere ai cittadini italiani", ha detto, perché per l'assegnazione del reddito "è chiaro che è impossibile, con i flussi immigratori irregolari, non restringere la platea".

"Il tema - ha poi detto sul deficit - non è di quanto dobbiamo sforarlo ma quante risorse ci servono per migliorare la qualità della vita degli italiani. La maggior parte delle risorse verrà dai tagli agli sprechi ma, se questi andranno a regime, fra un anno e mezzo nel prossimo anno facciamo un po' di deficit e poi rientriamo tanto l'economia crescerà. Lo hanno fatto tutti i Paesi che sono cresciuti economicamente".

OGGI IL VERTICE - Stamattina intanto è in corso il vertice a Palazzo Chigi, con Conte, Salvini (Di Maio è in Cina), Tria, e i ministri per i Rapporti con il parlamento Riccardo Fraccaro, degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, e quello per gli Affari europei Paolo Savona.

Un nuovo summit a pochi giorni dal termine entro cui l'esecutivo dovrà presentare la nota di aggiornamento al Def e il quadro delle riforme, mentre sulla manovra economica ancora non c'è accordo.

"L'obiettivo del governo - ha detto Tria al question time in Senato - è quello di assicurare la graduale realizzazione degli interventi di politica economica contenuti nel contratto di governo, compatibilmente con le esigenze di garantire l'equilibrio dei saldi strutturali di finanza pubblica".

Dal Movimento 5 Stelle aumenta in maniera evidente il malcontento nei confronti di Tria ("Un ministro serio trova i soldi", sbotta Luigi Di Maio) anche se lui cerca di rassicurarli sulla pace fiscale che, assicura, "non sarà una condono".

E se Di Maio sottolinea che "è inutile andare avanti per tirare a campare: o si fanno misure coraggiose o i cittadini non ci capiranno", Salvini promette che "manterremo i conti in ordine iniziando a smantellare la Fornero e riducendo le tasse per i dimenticati da Renzi e la sinistra, cioè i piccoli: partite Iva , commercianti, piccoli imprenditori, artigiani. Con la pace fiscale e con Equitalia si va avanti, così come con la semplificazione".

(Unioneonline/D)

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