Il comune di San Nicolò d'Arcidano ha decretato lo stato di calamità naturale, dopo le devastanti piogge e le bombe d'acqua dello scorso mese di agosto.

Le abbondanti precipitazioni hanno causato ingenti danni alle colture in campo, ai vigneti, alle infrastrutture pubbliche e private, e in modo particolare alla viabilità rurale.

"Le forti piogge - commenta il sindaco Emanuele Cera - hanno causato straripamenti di canali di scolo e rigagnoli con conseguenti allagamenti nelle campagne e nel centro urbano, danneggiando scantinati, e colture di diverse aziende agricole e zootecniche. Considerato che tutto il territorio di questo Comune è stato interessato dall'evento si è ritenuto che la situazione creatasi debba essere qualificata in termini di calamità naturale. Secondo una stima sono stati causati danni alla viabilità rurale per 50mila euro, oltre le spese per interventi urgenti di pulizia dei canali. Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni e richieste d'intervento - prosegue Cera - da parte di produttori e cittadini sui danni provocati dalle avverse condizioni meteorologiche ed abbiamo deciso di correre ai ripari, per quanto di nostra competenza e in base alle nostre possibilità".

Il Comune attende ora fiducioso gli interventi della Regione, che avverranno, si spera, non appena verranno denunciati i danni.

Per questo motivo il sindaco ha sollecitato tutti coloro che hanno avuto danneggiamenti, siano essi operatori agricoli o comuni cittadini, di segnalare entro mercoledì 12 settembre per segnalare, la stima sommaria delle perdite avute.

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