Dopo Portogallo, Irlanda, Spagna e Cipro, la Grecia è l'ultimo Paese a uscire dal piano di aiuti internazionali che le hanno permesso di emergere dalla crisi con otto anni di austerità, nonostante ora la crescita economica sia ancora stentata.

Nei tre programmi di sostegno economico che si sono succeduti - nel 2010, nel 2012 e infine nel 2015 - i creditori della cosiddetta Troika, composta da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, hanno prestato ad Atene un totale di 289 miliardi di euro in cambio di riforme strutturali che non sempre si sono rivelate ottimali: la Grecia ha perso un quarto del suo Pil in otto anni, spingendo la disoccupazione al 27,5% nel 2013.

Il governatore della Banca di Grecia, Yannis Stournaras, in un'intervista al quotidiano Kathimerini, ha avvertito: "La Grecia ha ancora una lunga strada da percorrere. La disoccupazione sta diminuendo, ma rimane al livello del 20%".

(Unioneonline/M)

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