In un anno in Sardegna si producono oltre 317 milioni di latte ovicaprino (il 94% da pecore).

L'ammontare - riguardante il periodo 2016-2017 - è stato calcolato "per la prima volta" dalle autorità regionali, che hanno presentato oggi un report riguardante il comparto, assieme ai vertici dell'Agenzia Agris Sardegna e dell'Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos).

La stima è stata possibile, spiega una nota della Regione, grazie alle comunicazioni inviate dagli allevatori beneficiari dello stanziamento a supporto del settore (13 euro a capo di bestiame, per un totale di 45 milioni di euro), che, nel compilare le domande per ricevere i fondi, si sono impegnati a certificare la propria produzione, inviando copia delle fatture rilasciate dai trasformatori.

Un sistema pensato proprio per avere contezza dei dati complessivi di produzione a livello regionale.

Una produzione in leggero calo rispetto all'anno precedente (anch'esso inserito nel computo) che era stata invece pari a oltre 331 milioni di Iitri.

"Obiettivo della raccolta dati - spiega una nota della Regione - è quello di renderli pubblici per i diversi portatori di interesse da un lato e di consegnarli quindi all'Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (Oilos) così da attivare tutte le procedure per governare il mercato del settore ragionando sulle diverse trasformazioni casearie. Per completare al meglio l'analisi produttiva, i pastori che trasformavano il proprio latte in formaggi per la vendita diretta dovevano presentare le fatture, in caso di autoconsumo (cifre comunque assai risicate) era necessario inviare una autocertificazione che tenesse conto del numero dei capi presenti in azienda".

A presentare la richiesta di contributi sono state oltre 10.600 aziende, in maggioranza ovine, sulle circa 12.200 attive nell'Isola, che dispongono complessivamente di 2,7 milioni di capi (2,5 milioni di pecore, 200mila capre).

Sommando anche i capi delle aziende "fuori domanda" il numero totale di capi supera ampiamente 3 milioni di unità.

La produttività media a capo, invece, è stata di 108 litri nel 2015-2016 e 103 litri nel 2016-2017.

"Ora che abbiamo i numeri si può finalmente ragionare su una programmazione seria e puntuale della produzione del latte che per decenni ha subito speculazioni e chiacchiericci dove a pagarne sempre le conseguenze sono stati i pastori con saliscendi del prezzo del latte intollerabili", ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: "Il risultato storico raggiunto ci obbliga adesso a continuare lungo questa strada: dobbiamo fare in modo che i dati siano aggiornati anno dopo anno".

(Unioneonline/l.f.)
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