Foodora lascia l'Italia.

L'azienda tedesca di "food delivery" (consegna a domicilio di pasti dei ristoranti attraverso fattorini in bicicletta) non investirà più sul nostro Paese perché "gli obiettivi di crescita sono difficili da raggiungere".

L'annuncio ufficiale è arrivato tramite un comunicato pubblicato ieri dal capogruppo di Delivery Hero.

"La nostra strategia è quella di operare in modo economicamente efficiente - ha fatto sapere ieri il cofondatore Emanuel Pallua - con focus su crescita e posizione di leadership in tutti i mercati in cui opera. In Italia tutto questo non si può ottenere".

Nei mesi precedenti le tutele per i rider sono state al centro dell'attenzione del governo con Luigi Di Maio che a giugno aveva convocato i maggiori player del settore con l'amministatore delegato di Foodora, Gianluigi Cocco, che aveva ipotizzato un possibile abbandono. Temi della discussione: precarietà e aumento della paga oraria.

Polemiche che sembravano essersi attenuate dopo che, a inizio luglio, le principali aziende di Food Delivery italiane (in base alle indicazioni del leader dei Cinque Stelle) avevano pubblicato una Carta dei Valori che fissava dei paletti vantaggiosi per contributo e compenso dei dipendenti.

(Unioneonline/M)

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