"Qualsiasi eventuale riorganizzazione del personale amministrativo sarà preventivamente discussa con le organizzazioni sindacali, come previsto dal contratto nezionale dei marittimi, e in ogni caso ci hanno assicurato che non ci saranno effetti negativi sui livelli occupazionali delle aziende".

Lo affermano i segretari nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Natale Colombo, Monica Mascia e Paolo Fantappiè, dopo l'incontro dei sindacati con i dirigenti di Moby e Tirrenia sul progetto di fusione tra le due compagnie.

Un'operazione che vedrà l'assorbimento di Moby in Tirrenia e che - spiegano i sindacati - si sviluppa in varie fasi e tappe: atto iniziale è il progetto tecnico/giuridico già depositato presso il Tribunale di Milano.

La previsione di Moby e Tirrenia, spiegano le sigle sindacali, "si dovrebbe concludere entro l'anno".

"Continueremo a vigilare e monitorare affinché ciò che ci è stato garantito in termini di salvaguardia dei posti di lavoro e di tutele dei lavoratori sia mantenuto sotto tutti gli aspetti", chiude il comunicato congiunto.

Tirrenia ha già trasferito la sede legale a Milano, e la Regione Sardegna ha reso pubbliche tutte le sue rimostranze su questa mossa della compagnia.

(Unioneonline/L)

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