Prosegue la polemica sui disservizi legati ai buoni pasto in possesso dei dipendenti pubblici che non vengono più accettati da molti esercizi e dalla grande distribuzione.

Per il Codacons i ticket "sono un diritto economico acquisito dai lavoratori e devono essere usufruiti senza alcuna limitazione".

Ma, andando con ordine, la Consip - l'azienda controllata dal ministero delle Finanze che si occupa degli acquisti della Pubblica amministrazione - ha chiuso la convenzione con "Qui!Group", che emetteva i buoni pasto, per "grave e rilevante inadempimento delle obbligazioni contrattuali".

In pratica, erano arrivate molte segnalazioni riferite al fatto che quei ticket venissero rifiutati perché la società non pagava le fatture relative ai buoni stessi spesi dai pubblici dipendenti; anche il sindacato Ugl aveva richiamato l'attenzione sul problema del rifiuto o, in alcuni casi, dell'accettazione parziale.

A quel punto la Consip aveva assicurato un piano d'azione straordinario per una nuova fornitura di buoni pasto, ma fino ad oggi la questione non è stata risolta.

Ecco perché interviene ora anche il Codacons con il suo presidente Carlo Rienzi: "È assolutamente illegittimo - ha detto - che un diritto acquisito dei lavoratori venga cancellato con un gesto di spugna e pertanto, se non saranno trovate soluzioni immediate al problema, saranno inevitabili le azioni legali del Codacons contro chi non accetterà i buoni pasto e contro la società erogatrice, a tutela dei titolari dei ticket economicamente danneggiati".

(Unioneonline/s.s.)
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