"Dalla semplice convivenza scaturiscono obblighi rilevanti e quindi diritti fondamentali".

Questo il principio alla base della proposta di legge sottoscritta da diversi consiglieri della Regione Sardegna del centrosinistra, e che si propone di recepire gli effetti della Legge Cirinnà, approvata in Parlamento nel 2016, nei bandi per l'acquisto della prima casa pubblicati ai sensi della legge regionale n.32 del 1985.

L'obiettivo in sostanza è estendere alle coppie di fatto le agevolazioni per i mutui regionali prima casa.

"Crediamo sia importante - spiega Francesco Agus, primo firmatario della proposta - che a questi obblighi corrispondano, nell'ambito delle agevolazioni previste in Sardegna, diritti fondamentali come quello per l'accesso alla proprietà della prima casa usando strumenti come il credito agevolato previsto dalla Regione".

L'Assessorato dei Lavori pubblici ha pubblicato l'ultimo bando nel mese di gennaio 2018, prevedendo la concessione dei contributi in conto interessi e a fondo perduto per la costruzione, l'acquisto e il recupero della prima casa di abitazione, con una riduzione del tasso di interesse bancario del 70% per le giovani coppie che abbiano contratto matrimonio o costituito un'unione civile.

"La legislazione regionale risente del fatto che le norme che avvantaggiano le giovani coppie non sempre seguono di pari passo i cambiamenti, anche rilevanti, della nostra società. Con la nostra proposta - sottolinea l'esponente di Campo Progressista Sardegna - saranno riconosciute le stesse agevolazioni alle coppie sposate, alle unioni civili e ai conviventi di fatto, senza distinzioni. Ciò nello spirito della legge Cirinnà, che ha rappresentato una grande innovazione nel nostro ordinamento nel segno della tutela dei diritti di tutte le famiglie".

(Unioneonline/D)
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