Il Consiglio regionale ha approvato, con 23 voti a favore e 15 contrari, l'emendamento presentato dai Rossomori sulla modifica alla legge sul turismo 2017.

"Apprendiamo con stupore e sgomento la notizia", dice Giuseppe Vacca, presidente di Faita FederCamping Sardegna, alla quale aderiscono 46 strutture ricettive, che parla di "una sconfitta per tutta l'economia turistica sarda".

Infatti, l'articolo 15 della legge stabiliva che fosse consentita "la presenza di tende, caravan, autocaravan, case mobili o altri manufatti non vincolati al suolo nel limite di una capacità ricettiva non superiore al 35% di quella complessiva della struttura".

L’emendamento chiedeva, invece, che la capacità ricettiva non superasse il 25%.

"Questa è una sconfitta per l’economia sarda e per le oltre 80 strutture ricettive all’area aperta – dice ancora Vacca – che rappresentano una realtà importante per il turismo isolano fatta da imprenditori sardi che impiegano complessivamente circa 1.200 risorse, di questi l’89% è sardo. La votazione di questo emendamento, su cui peraltro era già stato dato parere negativo da parte della Giunta e della Commissione Attività Produttive, rappresenta un macigno sulle nostre aziende, strutture ricettive sane a cui viene ostacolata la possibilità di fare business, di crescere e di competere con le altre strutture ricettive nazionali e internazionali".

Le altre regioni, ricorda ancora, "permettono alle aziende come le nostre di avere tende, caravan, autocaravan, case mobili o altri manufatti non vincolati al suolo in percentuali maggiori rispetto al 35%. Non comprendiamo quindi questa posizione di retroguardia da parte del Consiglio regionale che non ci permette di rispondere alle richieste e alle esigenze di un numero sempre maggiore di turisti che sceglie l’aria aperta per le proprie vacanze e che chiede sempre più servizi e una qualità delle strutture sempre migliore".

(Unioneonline/s.s.)
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