L'assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci, nel corso di un incontro con il partenariato regionale economico e sociale, ha fatto il punto sul Por Fesr 2014-2020, il Piano Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

IMPORTI E OBIETTIVI - A disposizione dell'Isola ci sono 930 milioni di euro, 465 vengono da finanziamenti europei e il resto da cofinanziamento regionale. Soldi da utilizzare per dare supporto alla ricerca e allo sviluppo di oltre 1500 imprese sarde, per agevolare l'accesso al credito, creare infrastrutture informatiche e sostenere il settore dell'energia e dello sviluppo turistico.

Sono 35 le linee di intervento del Fesr: 213 milioni sono destinati alla competitività del sistema economico, 164 alla valorizzazione turistica e culturale, 150 all'efficienza energetica, 130 all'agenda digitale, 128 a ricerca e innovazione, 55 ad ambiente e prevenzione del rischio idrogeologico, 51 a interventi per l'inclusione sociale e contro la povertà.

Entro dicembre la Sardegna si è posta l'obiettivo di spendere almeno 147 milioni di euro.

L'ASSESSORE - Raffaele Paci parla senza mezzi termini di rivoluzione: "Tutti i fondi a disposizione della regione sono gestiti da un'unica cabina di regia con tutti gli assessorati interessati che ragionano e programmano insieme: questo significa scelte condivise e nessun rischio di doppioni".

Il vicepresidente sottolinea inoltre la necessità di solide competenze per accompagnare le imprese a intercettare i finanziamenti dei bandi: "In questo è fondamentale il ruolo dell'Università, chiamata a formare professionalità di alto livello".

(Unioneonline/L)
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