Centocinquanta milioni di euro di fatturato l'anno in costante crescita, centinaia di addetti e un piano di rafforzamento di questo settore appena approvato all'interno del piano di rilancio del Nuorese.

Questi sono i numeri del distretto del marmo di Orosei, che però rischia di bloccarsi a causa del non certo nuovo problema degli scarti.

Il 65% del materiale estratto, infatti, diventa uno scarto di lavorazione e non si sa più dove portarlo. "Se non si risolve al più presto il problema della discarica, qui chiude tutto. Abbiamo bisogno che la Regione intervenga tempestivamente, prima che sia troppo tardi", spiega l'imprenditore Antonino Piga.

A fargli eco, il collega Giuseppe Sanna: "È drammatico non solo per le imprese ma anche i lavoratori. Regione Sardegna deve prendere in mano, subito, la questione. E vagliare tutte le soluzioni possibili".

Una di queste, svela il consigliere comunale di Orosei, Gianni Bonfigli, "è quella di impiegare i materiali di scarto per i lavori pubblici, come ad esempio il loro utilizzo come riempimento delle strade. Tutto ciò, però, non è stato ancora applicato dalla Regione".

(Unioneonline/DC)

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