Un tavolo tecnico per un nuovo accordo tra la Regione e Cin-Tirrenia su agevolazioni tariffarie nelle rotte da e per l'Isola e sul mantenimento della sede legale della società in Sardegna, dopo l'annuncio del trasferimento a Milano.

È questo il risultato dell'incontro di oggi a Villa Devoto tra il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori del Bilancio e dei Trasporti, Raffaele Paci e Carlo Careddu, e i vertici della compagnia di navigazione, Massimo Mura e Pietro Manunta.

"In attesa di scrivere le nuove regole che attribuiranno le funzioni sulla continuità territoriale marittima - le parole del governatore - chiediamo di trovare dei meccanismi di moderazione tariffaria per non dare il segnale di una Sardegna costosa e irraggiungibile, alla luce del fatto che la compagnia Cin-Tirrenia usufruisce di una compensazione economica in base al contratto di servizio siglato con il Governo".

"Ora attendiamo la proposta che l'armatore presenterà al tavolo tecnico, consapevoli che i costi di trasporto elevati scoraggiano l'utenza e che tutti abbiamo da guadagnare da politiche tariffarie più vantaggiose".

"Siamo stati perentori e puntuali e abbiamo articolato la nostra formale richiesta di ragionare in tempi strettissimi su tariffe, agevolazioni e sede, chiedendo più attenzione ai bisogni e alle necessità della Sardegna per favorire lo sviluppo economico e sociale dell'Isola. Adesso ci aspettiamo una risposta da Cin-Tirrenia", gli ha fatto eco Careddu.

LA SEDE A MILANO - Il vicepresidente Raffaele Paci si è soffermato sullo spostamento della sede legale: "Abbiamo chiesto con forza che la Sardegna, dove Cin-Tirrenia movimenta il 70% del suo traffico totale, diventi sempre più una sede non solo legale ma anche amministrativa, operativa, logistica, e non si limiti a essere una delle tratte della compagnia. Abbiamo poi avuto ampie rassicurazioni sul fatto che lo spostamento della sede legale a Milano è solo temporaneo e dovuto a ragioni tecniche, e che nel giro di qualche mese la sede dell'intera nuova compagnia, che comprenderà anche Moby, avrà sede nell'Isola".

Le rassicurazioni sono arrivate anche dall'ad Massimo Mura ai microfoni di Videolina: "Alcune operazioni legate alla fusione di due società possono essere seguite meglio in un ambiente come quello milanese", ha affermato, sostenendo che in futuro "il ritorno sulla fiscalità nelle casse della Regione verrà moltiplicato sulla base di un nuovo fatturato che si aggirerà intorno ai 600 milioni di euro".

(Unioneonline/D)

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