Braccio di ferro oggi a Villa Devoto tra Tirrenia Cin e Regione Sardegna.

Due le questioni al centro della discussione: il recente annuncio da parte della compagnia di navigazione del trasferimento temporaneo della sua sede legale a Milano, nell'ottica della fusione con Moby, e il presunto caro-tariffe del periodo estivo.

Massimo Mura, amministratore delegato della società, ha ribadito ai microfoni di Videolina che lo spostamento è una scelta tecnica provvisoria e strategica.

"Alcune operazioni legate alla fusione di due società possono essere seguite meglio in un ambiente come quello milanese", ha affermato, sostenendo che in futuro "il ritorno sulla fiscalità nelle casse della Regione verrà moltiplicato sulla base di un nuovo fatturato che si aggirerà intorno ai 600 milioni di euro".

Una prospettiva che l'assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu ha definito "molto interessante", ma che ha bisogno di "un impegno formale da parte della compagnia".

"Nel 2014 lo spostamento della sede legale a Cagliari era inserito nell’ambito di un accordo con la Regione Sardegna. Per ora l’accordo è stato disatteso", ha continuato l'esponente della Giunta Pigliaru.

Altro terreno di scontro sono poi le tariffe: Tirrenia respinge al mittente le accuse di speculazioni estive.

"La compagnia ha degli obblighi legati alla convenzione e li rispetta tutti. Viene vigilata dalle ispezioni del ministero dei Trasporti e di quello dell’Economia. Comunica bimestralmente l’andamento delle tariffe, quindi tutto in linea con quanto dettato dalla convenzione", ha detto ancora l'ad Mura.

Da parte sua la Regione insiste proprio per rivedere la convenzione, che scadrà nel 2020.

"Stiamo verificando la tenuta economico-finanziaria della convenzione per comprendere quali siano i margini che la compagnia può mettere in campo per offrire una politica tariffaria migliore", ha concluso Careddu.

RUBIU: "DALLA TIRRENIA UNO SCHIAFFO ALL'ISOLA" - "La nostra Isola viene ancora una volta irrisa da questo atto improvviso della Tirrenia". Così il capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu definisce lo spostamento della sede legale a Milano, invitando la giunta Pigliaru a "controbattere attraverso gli opportuni provvedimenti".

"Lo spostamento della sede conferma la totale mancanza di rispetto della compagnia di navigazione, con una decisione che mette a repentaglio i diritti dei sardi nel silenzio assoluto dell'esecutivo regionale".

"Molti azzardano un trasferimento provvisorio e temporaneo - aggiunge Rubiu -. Ipotesi non credibile. Una cosa è certa, perché con il trasloco della compagnia si produce un ammanco per le casse regionali di oltre 30 milioni di euro. Un terremoto per i conti dell'Isola".

Intanto, conclude, "i prezzi dei traghetti per la Penisola sono schizzati verso l'alto con ricadute negative sui viaggiatori isolani e per il turismo. Lo schiaffo della Tirrenia imporrebbe la rivisitazione della convenzione con la compagnia, considerato che sono state disconosciute le condizioni economiche con risvolti negativi sulla Sardegna".

(Unioneonline/F-D)

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