Un limite? No, una risorsa preziosa. Questo il nuovo concetto di mare che la Sardegna intende sfruttare nell'ambito della blue economy e sostenibilità ambientale.

"Il mare ci offre grandi opportunità e con le nostre politiche di Giunta stiamo cercando di utilizzarle tutte al meglio e al massimo", ha spiegato Raffaele Paci, assessore regionale alla Programmazione che questa mattina ha aperto, al Lazzaretto di Sant'Elia di Cagliari, la Giornata europea del mare.

Una ricorrenza che ogni anno viene celebrata in tutta Europa per puntare sul settore marittimo.

"I temi al centro del l'agenda europea - ha sottolineato Paci - sono esattamente quelli su cui ci stiamo concentrando. Energia, acquacoltura, turismo, biotecnologie e risorse marine, settori che grazie alla loro componente innovativa hanno un forte potenziale di creazione di posti di lavoro. Abbiamo stanziato 20 milioni per le nostre zone umide, finora mai valorizzate, per utilizzarle per turismo e acquacoltura garantendo la piena sostenibilità. Abbiamo un sistema portuale importante, che ci impone di fare i conti con quanto avviene a livello internazionale con le grandi compagnie e di tutelare i nostri interessi e per questo siamo costantemente impegnati insieme all'Autorità portuale".

Secondo tema importante sono le Zone economiche speciali: "Stiamo lavorando a un'unica Zes della Sardegna, ma che non sia limitata al porto e alla zona industriale di Cagliari ma che comprenda a rete tutte le altre nostre importanti aree portuali dunque Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia, e anche Arbatax, che stiamo cercando di includere. Siamo convinti che anche attraverso strumenti di questo genere possiamo rilanciare le tante attività economiche legate al mare", ha spiegato il vicepresidente della Regione.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata