Pensioni più basse per chi smetterà di lavorare nel 2019.

In attesa dei prossimi provvedimenti del governo Conte sul tema, il ministero del Lavoro ha aggiornato la tabella dei "coefficienti minimi di trasformazione del montante contributivo" (ovvero i valori impiegati per calcolare sulla base del totale dei contributi versati l'importo dell'assegno), validi dall'anno prossimo fino al 2021.

Questi coefficienti variano in base all'età del lavoratore al momento di andare in pensione, tra i 57 e i 71 anni e saranno più alti quanto maggiore è l'età del dipendente.

Secondo i calcoli fatti in base ai nuovi coefficienti, per chi lascerà il lavoro il prossimo anno la pensione annua sarà inferiore in media di oltre l'1% rispetto a quella di chi è andato in pensione quest'anno.

La penalizzazione è invece di circa il 2% per le fasce di età più elevate.

(Unioneonline/F)

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