"Stessi giorni, stessa tratta, stessa famiglia. Con Tirrenia - sovvenzionata con 73 milioni di euro all’anno - 1.244 euro. Con Moby, 780: 464 euro in più".

"Per quale motivo una compagnia senza contributi fa pagare 780 euro e una con i contributi 1.244 euro?".

Se lo chiede il leader di Unidos Mauro Pili, che ha definito la differenza di prezzo una "truffa ai danni dei passeggeri sia sardi che turisti" annunciando un esposto all'Autorità garante della Concorrenza e uno all'Autorità nazionale per l'anticorruzione.

"Su Tirrenia, sovvenzionata con 73 milioni di euro all’anno - dice Pili - si paga il 60% in più della Moby, la compagnia che detiene il 100% del capitale di Tirrenia. Tutto ciò è inaccettabile ma conferma che la gestione della società pagata dallo Stato è tutto fuorché trasparente. È inspiegabile se non con acrobazie economiche che la società madre, che non percepisce direttamente nessun contributo, possa far pagare la tratta Genova – Olbia andata e ritorno 780 euro, mentre la Tirrenia, la stessa tratta, per una famiglia di 4 persone, possa arrivare a far spendere il 60% in più arrivando alla stratosferica cifra di 1.244 euro".

"Tariffe scandalose - prosegue - che rasentano una spudoratezza senza precedenti con il gravissimo silenzio delle forze politiche e delle istituzioni che consentono tutto e di più sulla testa della Sardegna e dei sardi. È indispensabile un intervento immediato dell'Autorità garante per la Concorrenza e di quella nazionale dell'anticorruzione, considerato che un appalto pubblico sta palesemente venendo meno al principio stesso di servizio pubblico con prezzi alle stelle e navi carretta. È semplicemente vergognoso il silenzio della Regione e del Governo che non solo non vigilano ma sembrano aver stretto un'intesa per proteggere quest'operazione".

"Se non ci saranno risposte immediate per fermare questo scandalo - conclude - saremo costretti ad azioni ancora più determinate anche a livello europeo".

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