La carta d'identità elettronica (Cie) è disponibile da questa settimana in altri 21 comuni della Sardegna.

Il documento d'identità che dal 2016 ha iniziato a sostituire il modello cartaceo entro la fine dell'anno sarà a disposizione dell'intera popolazione italiana.

Si può richiedere alla scadenza o dopo il furto o deterioramento della vecchia carta d'identità: basta fissare un appuntamento al proprio comune di residenza collegandosi al sito www.cartaidentita.interno.gov.it, il costo è di 16,79 euro.

I 21 comuni sardi in cui è disponibile a partire da questa settimana sono: Abbasanta, Bidonì, Bolotana, Borore, Bortigali, Bottidda, Dualchi, Flussio, Ghilarza, Lei, Magomadas, Norbello, Nurachi, Paulilatino, Scano di Montiferro, Sedilo, Silanus, Sindia, Sorradile, Tinnura, Ula Tirso.

Con la Cie l'identità degli italiani è al sicuro da falsificazioni e clonazioni, grazie al microchip che memorizza nel documento anche i dati biometrici del titolare, ovvero le immagini del volto e le impronte digitali.

La privacy, assicura l'Istituto Poligrafico dello Stato che realizza le Cie, è garantita: le impronte digitali non sono custodite in alcuna banca dati, né archiviate. Servono solo per verificare l'identità del cittadino, e la loro lettura è consentita alle sole forze dell'ordine su autorizzazione del ministero dell'Interno.

Proprio nei giorni scorsi è esplosa la polemica e l'Istituto Poligrafico ha dovuto ammettere a denti stretti che 350mila Cie realizzate e consegnate avevano in realtà il microchip fallato.

(Unioneonline/L)

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