L'analisi di Bruxelles sul nostro Paese "suggerisce che il criterio del debito dovrebbe essere considerato come rispettato allo stato attuale, in particolare considerando che l'Italia è considerata essere largamente in linea con il braccio preventivo del Patto di stabilità per il 2017".

Lo ha comunicato la Commissione Europea nelle raccomandazioni al nostro Paese.

Pertanto, "non proponiamo di aprire procedure per debito eccessivo in questa fase", ha spiegato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, né per l'Italia né per il Belgio, l'altro Paese per cui è stato redatto il rapporto sul debito.

L'anno prossimo Bruxelles procederà con una nuova analisi.

"Il messaggio politico per l'Italia - è chiaro: deve continuare a ridurre il debito pubblico che è il secondo più alto dopo la Grecia. Concretamente per il 2019 raccomandiamo un aggiustamento strutturale di 0,6%", ha concluso.

Sul nodo del rapporto tra debito e Pil italiano è intervenuto anche il commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici: "Era del 131,8 nel 2017; dovrebbe calare al 130,7 nel 2018 e al 129,7 nel 2019, sulla base di uno scenario a politiche invariate", ha affermato.

Il commissario Ue ha parlato anche del nascente governo Lega-M5S: "L'esperienza che abbiamo, trattandosi dell'Italia come degli altri Paesi, è che dobbiamo rispettare la legittimità e i tempi democratici, dobbiamo aspettare la fine" del processo di formazione del nuovo governo e quindi "la Commissione non può e non deve pronunciarsi su annunci ma deve basarsi sull'attività legislativa" del futuro esecutivo.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata