È stato presentato oggi il terzo avviso del Programma di Cooperazione Italia-Francia "Marittimo".

Con scadenza fissata al prossimo 17 luglio e oltre 42 milioni di euro, il programma finanzierà progetti che riguardano prevenzione del rischio incendi, sicurezza in mare, protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, reti transfrontaliere dei servizi per l'impiego e mobilità transfrontaliera degli studenti.

La dotazione finanziaria per l'intero programma diviso in più parti, presentato a Pisa nel luglio 2015, è di 200 milioni di euro, di cui 169 di fondi Fesr.

I cittadini interessati ai progetti, che devono coinvolgere l'intera area interessata, sono 6 milioni e mezzo.

"Obiettivo comune delle Regioni coinvolte (Corsica, Sardegna, Liguria e le 5 province della costa Toscana, in più i dipartimenti francesi delle Alpi-Marittime e del Var, situati in Provence-Alpes-Côte d'Azur) è quello di superare i limiti dell'insularità con una particolare attenzione alle zone interne", si legge in una nota della Regione Sardegna.

"Obiettivo che si articola in 4 ambiti: promozione della competitività delle imprese nelle filiere transfrontaliere; protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali, e gestione dei rischi; miglioramento dell'accessibilità dei territori e della sostenibilità delle attività portuali; aumento delle opportunità d'impiego, sostenibile e di qualità. Sono 234 i partner coinvolti fra i quali autorità portuali, privati, camere di commercio, istituzioni pubbliche, associazioni, università".

PACI: "TEMI STRATEGICI PER LA SARDEGNA" - "Sono alcuni dei temi al centro del nostro programma di governo, superare i limiti dell'insularità e garantire infrastrutture, connessione, network, nuove opportunità di lavoro grazie all'alta tecnologia, all'innovazione, al digitale", dice il vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione Raffaele Paci.

"Con questi programmi costruiamo ponti con le regioni che ci stanno più vicine pur essendo distanti, facendo asse con Toscana, Liguria e soprattutto con la Corsica che come noi è penalizzata dal non avere ancora metano, dagli spostamenti possibili solo in nave e aereo, dalla necessità di avere più infrastrutture. Essere un'isola, periferica e scarsamente popolata come la Sardegna, genera un gap oggettivo, ma possiamo e dobbiamo riuscire a superarlo, anche attraverso questo Progetto transfrontaliero che ci permette di fare rete e costruire sinergie, con la partecipazione dei privati, che sono fondamentali e vanno inseriti in ogni programma europeo. Ho presentato il programma a Pisa tre anni fa, lo stiamo portando avanti con puntualità, raggiungendo importanti obiettivi con progetti validi e competitivi".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata