Solo il 37% del mercato mondiale sa che esiste la Sardegna.

Un dato allarmante emerso stamattina nella sala di Villa Pernis a Milis durante l'insediamento della "Conferenza permanente del turismo", creata dalla Regione con l'intento di migliorare la competitività e l'attrattività della Sardegna.

Come? Individuando prima le criticità per poi tentare di superarle e quindi far sì che l'Isola venga percepita realmente come destinazione turistica.

Come ha spiegato l'assessore regionale al Turismo Barbara Argiolas, "si tratta di passo avanti nell'attuazione della nuova legge approvata lo scorso anno e nella costruzione di una nuova governance del sistema turistico sardo".

"Nonostante le enormi potenzialità della Sardegna gli operatori non riescono a vendersi come dovrebbero - ha spiegato invece Josep Ejarque, uno dei massimi esperti europei di marketing territoriale durante l'analisi dei dati elaborati dopo aver raccolto le informazioni sui social, sui maggiori siti di prenotazione e consultando i siti delle strutture -. Bisogna cambiare metodo. Bisogna sapere comunicare, incrementare la visibilità".

Fanno parte della conferenza permanente del turismo gli assessorati regionali, l'Anci, le Camere di commercio, l'Unione delle pro loco, le associazioni di categoria, i consorzi turistici, le associazioni di promozione sociale, i sindacati, le associazioni delle persone con disabilità, le università e le comunità locali.

Durante il prossimo incontro, previsto a Cagliari il prossimo mese, la Conferenza voterà un documento con le proprie proposte in merito alla predisposizione del nuovo piano strategico regionale.

Nel frattempo la Regione è al lavoro per ultimare la costituzione di una DMO (Destination Management Organization), che tradurrà il Piano strategico in azioni che potranno così essere finanziate.
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