"La burocrazia sta strangolando uno dei settori produttivi più importanti della Sardegna", quello agricolo.

Ad affermarlo sono Paolo Ninniri e Tore Piana, presidente e vice presidente della Copagri territoriale Sassari Olbia Tempio.

Secondo una ricerca dell'associazione di categoria, il 90% degli imprenditori agricoli della Sardegna denuncia ostacoli e difficoltà per la propria attività e chiede una semplificazione amministrativa e fiscale.

Gli imprenditori dell'Isola sono chiamati a relazionarsi quasi ogni giorno con Caa, uffici di controllo, uffici fiscali, Ispettorati, Argea, studi Agronomi e Periti Agrari, Consorzi di Bonifica, Ara e Laore, distogliendo tempo alla propria attività imprenditoriale.

Per Copagri, pesano anche il fisco e i costi legati alla sicurezza sul lavoro.

Neanche l'introduzione di nuove tecnologie informatiche è riuscita, per le imprese agricole, a migliorare il rapporto con l'Amministrazione pubblica.

Pare che ogni anno per singola azienda agricola si sprechino oltre 25 chili di carta.

Per questo Copagri Sassari Olbia Tempio auspica una snellimento delle procedure legate alle comunicazione con la Regione e una riduzione dei costi della burocrazia (il 74,5 per cento delle imprese ritiene il costo degli obblighi burocratici un ostacolo alla propria attività produttiva), oltre che della pressione fiscale e contributiva.

L'associazione sottolinea infine come il settore dell'agricoltura e dell'allevamento rappresenti in Sardegna non solo un elemento produttivo ma anche di salvaguardia dell'ambiente e che limita lo spopolamento delle zone interne.

(Unioneonline/F)
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