L'aumento delle tariffe dell'acqua e depurazione che, se non intervengono fatti nuovi dovrebbe entrare in vigore dal primo giugno, mette a rischio i posti di lavoro e anche gli investimenti delle grandi imprese.

La situazione diventa drammatica e preoccupante, qualora Abbanoa non dovesse rivedere le condizioni tariffarie, che saranno applicate alle aziende insediate a Tossilo e Bonu Trau, dopo il passaggio di gestione del servizio idrico e depurazione del Consorzio Industriale.

Un forte appello viene lanciato da Confindustria con il presidente Roberto Bornioli che in una nota tra l'altro scrive: "Chiediamo un confronto urgente con la Regione per capire quali siano le nuove condizioni tariffarie che saranno applicate alle aziende - è scritto in un documento -. Occorre fare il possibile per evitare questo salasso che avrebbe ripercussioni pesanti sulla competitività delle imprese, soprattutto di quelle più strutturate e con una maggiore capacità produttiva".

"Senza alcun preavviso, le aziende di Tossilo e Bonu Trau si trovano costrette a sottoscrivere un nuovo contratto di servizio e da un mese all'altro vedono quadruplicare i costi aziendali senza che a ciò corrisponda alcun miglioramento del servizio. Chiediamo alla Giunta regionale di fare chiarezza sulle nuove condizioni tariffarie e sulle azioni e misure che si intendono intraprendere al fine di evitare l'aumento dei bollette a carico delle aziende".

Anche Maria Luisa Muzzu, candidata sindaco con Uni-Amo-ci per Macomer, in una nota auspica che l'iniziativa congiunta delle organizzazione di categoria, istituzioni locali e forze politiche, porti ad un rinvio della nuova disciplina.

Intanto l'Amministrazione Comunale di Macomer, quale organo super partes, al fine di approfondire e chiarire le tematiche, convoca un incontro a Macomer per il prossimo 24 maggio (ore 11 in Municipio), con i vertici di Abbanoa, le Associazioni di Categoria, gli Artigiani, i Commercianti e gli Industriali.

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