Si è conclusa con oltre 140 contrattazioni e 10 ore di incontri la due giorni dedicata alla visita di un gruppo di buyer provenienti da Europa e Stati Uniti che, a Oristano, hanno esaminato e acquistato tessuti, mobili, infissi e altri oggetti di artigianato dagli espositori sardi.

L'iniziativa, organizzata da Confartigianto Imprese Sardegna, ICE-Agenzia e Regione Sardegna, rientra nel piano di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del "made in Sud".

Nella prima giornata, al Museo Diocesano Arborense, si sono svolti gli incontri business to business, con venditori e compratori che si sono scambiati idee e hanno siglato accordi commerciali. Il giorno seguente, invece, visita alle aziende.

Nei prossimi mesi, quindi, ceramiche, pietre lavorate, legno intagliato, mobili, parquet, pavimenti, infissi e forni a legna partiranno alla volta degli Usa e di altri Paesi europei per essere esposti in famosi showroom e per essere utilizzati negli arredamenti di case di prestigio.

"È questo il Made in Sardegna e il Made in Italy che piace all'estero - dice Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - che ha radici anche nell'Isola sotto forma di piccole imprese che mixano innovazione e design".

"Le nostre piccole e medie imprese - aggiunge il segretario regionale Stefano Mameli - sono forti di una tradizione familiare nel produrre, essendo spesso imprese che si tramandano da generazioni. Ora hanno anche capacità di innovare e prestare attenzione al design".

(Unioneonline/s.s.)
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