Continua l'emorragia di posti di lavoro in Sardegna.

L'istituto di statistica ha diffuso oggi i numeri relativi sull'occupazione in tutta Italia relativi al secondo semestre del 2017.

Con una revisione a consuntivo della stima iniziale, nell'Isola si è registrato un tasso disoccupazione pari al 17% (e non del 15%, come inizialmente si era prospettato), in leggero aumento rispetto alla rilevazione di metà 2016 (16,7%).

Una percentuale di gran lunga superiore alla media italiana, che si aggira intorno all'11%, a sottolineare come dal punto di vista del mercato del lavoro l'Isola non si sia ancora ripresa dalla crisi del 2007.

Altro numero negativo viene poi dal tasso di occupazione, sceso dal 51,2% al 50,5, con situazioni drammatiche nelle province del Sud Sardegna (46,8% ma nella componente del lavoro femminile si arriva al 35,6%), Oristano (48%) e Nuoro (48,7%).

Dei 562mila occupati sardi - 332mila uomini e 230mila donne - 434mila lavorano nei servizi (commercio, turismo e altro) e di questi 330mila sono dipendenti; 54mila operano nell'industria; 40mila nelle costruzioni; 34mila in agricoltura.

Allarmanti anche i dati relativi alla disoccupazione, con il Sud-Sardegna protagonista in negativo (21,4%).

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata