Dati contrastanti sul mercato delle costruzioni nell'Isola.

Stando all'ultimo rapporto della Cna Costruzioni Sardegna, da un lato c'è il mercato immobiliare residenziale che consolida nel 2017 la crescita già fatta registrare nel 2016, dall'altro quello non residenziale che mostra dinamiche molti più incerte. In mezzo il mercato delle opere pubbliche che fa registrare un -4,5%, e sconta i ritardi nell'attuazione di importanti opere infrastrutturali.

Calano le imprese attive (-1,5%), in flessione ormai dal 2010, lieve crescita invece per quanto riguarda il numero degli occupati, che sono comunque 22mila in meno rispetto a quelli del 2008.

Il volume d'affari complessivo del settore delle costruzioni è stimato, nel 2017, in 4,5 miliardi di euro. E nel complesso di questi dati contrastanti possiamo registrare un modesto +0,7% in un settore che ha smesso di dimagrire, se si pensa che nel 2016 andava a perdere l'1,5%.

Le previsioni per il 2018 segnalano una ripresa del comparto del 2,6%, trascinata dal segmento delle nuove costruzioni (+5%) e dalla ripresa delle opere pubbliche (+6%).

Si resta tuttavia, in tutti i settori, di gran lunga più giù rispetto al 2005, quando il mercato delle costruzioni raggiungeva il picco nell'Isola.

MERCATO IMMOBILIARE - Il fatturato, in espansione, è stimato in due miliardi di euro, di cui gran parte - l'88% - proviene dal settore residenziale. Le compravendite non residenziali tornano invece a calare (-2,3%): crescono gli uffici, ma diminuiscono sensibilmente industrie e capannoni.

OPERE PUBBLICHE - Nel 2017 c'è stata un'accelerazione sul fronte dei bandi di gara. Nel complesso le gare d'appalto sono in numero minore rispetto al 2016, ma di valore decisamente superiore. Per quanto riguarda il numero di gare si passa dalle 946 del 2016 alle 886 del 2017, ma il valore complessivo passa da 474 a 711 milioni. I mercati provinciali più importanti sono quelli di Cagliari e Sassari.

"La crescita - spiegano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale e presidente di Cna Costruzioni - è condizionata dalla capacità della pubblica amministrazione di evitare lo slittamento nei tempi di apertura dei cantieri e di realizzazione delle opere infrastrutturali già finanziate". Si chiede inoltre con urgenza "l'approvazione della legge urbanistica".

(Unioneonline/L)
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